venerdì 28 agosto 2009

portavamo le camicie aperte...

..come kurdt kobain, fino al giorno in cui soffocati da una cravatta ci siamo visti allo specchio.
pensavamo di non dover crescere mai (o di dover crepare subito) e invece l'abbiamo fatto.

abbiamo negato, abbiamo imparato, abbiamo aspettato.
abbiamo amato, abbiamo pianto, abbiamo cambiato pelle.
abbiamo odiato, abbiamo creduto, abbiamo perdonato.
non abbiamo mai pensato di far male a qualcuno nella stessa maniera in cui abbiamo sofferto per un dolore che ci ha insegnato a comprenderci (a compatirci?).

la nostra personale ed immaginaria frances farmer non ha avuto la sua rivincita su seattle semplicemente perchè noi ci siamo arresi prima?
non lo sapremo mai perchè ci siamo dimenticati di cercare la risposta ed ormai è troppo tardi.
eppure è vita!
no, senza rancore, guardare indietro non significa vedere cosa eravamo ma compredere le nostre scelte.
e se i bivi impognono scelte, un animo forte non si autoccomisera e non si piega su se stesso per confessare i suoi "se" e i suoi "ma".
la colpa non sia il rimpianto, la paura non sia di aver scelto male!

siamo ciò che siamo perchè l'abbiamo deciso noi.
per il resto, cos'altro potremmo dire? all apologies...

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