venerdì 14 settembre 2012

esterno notte: ritorno a casa dopo il calcetto (con amarcord).

questa notte, tornato a casa dopo una giornata da dimenticare, ho contato il numero delle automobili parcheggiate sulla strada.
otto. e occupavano tutto la via da un capo all'altro dell'isolato.
molti, ormai troppi, anni fa su quella stessa strada se ne contavano tre, a volte quattro.
e quasi mai erano presenti nel corso della giornata se non a sera inoltrata.
non a caso quella strada, che sembrava grandissima, un boulevard, un viale enorme, era anche il nostro campetto di calcio.
tre contro tre. quattro contro quattro. era una fatica percorrerlo su e giù.
un giorno, lo ricordo come fosse ieri, una macchina passò interrompendoci e non ebbi di meglio che pensare di lanciare una pietra sul vetro posteriore e scappare in casa di mia nonna (proprio lì dove ora abito io). una gran furbata che, fortunatamente, non costò nulla se non una strigliata.
ora ci sono otto macchine, tra cui un paio di station wagons, ed è impossibile ripristinare i fasti calcistici di un tempo.
d'altro canto sono anni che non vedo ragazzini giocare a calcio per strada.
il resto, come al solito, potete scriverlo o pensarlo voi..

giovedì 6 settembre 2012

alla deriva..

era quasi impossibile che l'avessi perduto.
ed infatti era lì!
la pigrizia, una gran rogna, specie se si intreccia con l'arte del dimenticare.
ma lui era lì. come il mare dei baresi.
ce ne dimentichiamo. forse lo diamo per scontato. ma lui è sempre al suo posto.

(e non ci fa più paura quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai!)

tra mille rivoli di carta accatastata in portafogli rigonfi e lasciati in un cassetto della scrivania.
un messaggio che è un'esortazione "..ad essere una persona migliore".
era gennaio. gennaio dell'anno 2010.

(e invece di cogliere l'occasione sono nuovamente caduto dalla nave).

sono passati altri due anni e non so se sono diventato una persona migliore.
fortunatamente l'ufficio reclami è in perenne manutenzione.