stanotte ho fatto un sogno.
non ne ricordo esattamente il contenuto, ma sono certo di averlo fatto.
mi sono rimaste impresse solo delle scene sfumate e dei dialoghi ormai distorti nella mia testa.
sono altrettanto quasi sicuro che non sia la prima volta che faccio questo sogno o, forse, si tratta di un deja vù all'inverso.
sta di fatto che ho provato un senso di tristezza al mio risveglio, come se volessi che quel sogno nn si fosse mai realizzato.
ora tutto ciò sembra non avere alcun senso (lo vedremo). mi spiego.
accade, o perlomeno può accadere, di avere una certa considerazione (o conoscenza, chiamiamola come meglio ci piace) di una persona o di una cosa o di un lavoro o di che diamine vogliamo.
poi capiamo di aver sbagliato "impressione" e interpretiamo il "nuovo segno" alla luce di fattori che prima non potevamo nemmeno immaginare o ipotizzare.
ma questo è il meno.
ho detto qualche rigo sopra: come se volessi che quel sogno nn si fosse mai realizzato.
ciò sembrerebbe non aver senso. e difatti non riesco a capire nemmeno io cosa intendo dire.
ed infatti logica vuole che si dovrebbe desiderare la realizzazione di un sogno.
al contrario non si desidera la concretizzazione di un incubo.
ora, come la mettiamo con l'avvenimento di un fatto che si è poi trasformato in sogno?
mi pare evidente che sto cercando di arrampicarmi sugli specchi.
non lo nego.
ma lo faccio cercando di darmi una risposta.
mettiamola così: forse non c'è una risposta.
qualche anno fa mi capitò di parlare con una persona circa "le risposte" e la loro "tempistica".
il sunto del dialogo può essere qui sintetizzato con un verbo: aspetterò.
magari fra un pò di tempo quel sogno si farà più chiaro, le voci più delicate e avrò il senso pieno delle mie sensazioni, consapevole del fatto che, molto probabilmente, mi sbagliavo e quella "tristezza", in realtà, avrebbe dovuto essere "felicità".
se fino a quel momento questo blog esisterà ancora, avrete notizie.
altrimenti potrete leggere questo post come tanti altri qui presenti e sintetizzare il tutto nella massima: "considero questa lista come fosse un foglio di carta: appallottolare e cestinare".
appallottolare e cestinare!
(ho omesso di premettere che questi giorni non sono stato molto bene. e quando sto poco bene mi capita di avere notti piuttosto disturbate. ma non penso sia strano e probabilmente non ha nulla a che fare con tutto ciò).