lunedì 31 ottobre 2011

noia tetra


leggo a casaccio un pò di titoli di quotidiani online.
le dichiarazioni di ingroia.
il ritrovamento del cadavere del volontario in liguria.
sacconi pronostica un ritorno al terrorismo.
le ultime parole di steve jobs.
ma liberazione supera tutti.
foto di renzi (il sindaco di firenze, per intenderci). titolo: “ecco l’uomo che la destra ci invidia”.
(c’è un sacco di gente che la destra dovrebbe invidiare e nonostante tutto sono ancora lì).
ora, io non so chi sia ancora oggi di destra e possa invidiare un ragazzotto con un’irritante slang fiorentino, ma una cosa è certa: effettivamente si avverte una certa stanchezza nell’ascoltare i soliti pagliacci di governo.

per quanto mi riguarda, infine, il toscano può avere un solo fine: essere fumato!

sabato 29 ottobre 2011

guasto al treno..


si, è accaduto parecchie volte.
non ricordo esattamente dove, però devo aver scritto qualcosa.
qualcosa che però non ho mai ritenuto opportuno far leggere. mancava il profumo che avrebbe reso tutto più vivo.
poi ho fatto passare troppo tempo. 
e quando mi è stato restituito ero troppo occupato a contemplarlo. sino a congelarlo nel vagone di un treno in una notte inflessibile.

("..we’ll sit for days talk about things/important to us like whatever/well defuse bombs walk marathons/and take on whatever together..").

venerdì 21 ottobre 2011

no, mi pare di non avere alcuna voglia!



(la direzione si dissocia dagli slogan femministi presenti in questo post e declina ogni responsabilità per eventuali e conseguenti reazioni).

martedì 18 ottobre 2011

epilogo prima della premessa.

"ma la fine del racconto non ha una morale, niente di speciale o da farti sembrare tutta questa crudeltà un'abitudine.."

(segue indignazione, poi)

venerdì 14 ottobre 2011

la cattiva strada

una cattiva memoria induce molto spesso a perdere qualcosa.
salvo poi ritrovarla molti anni dopo.
ma la cattiva memoria, in realtà, ancora più spesso risulta essere il sacrificio che cela (maldestramente) il reale motivo per cui tendiamo a perdere le cose.
questo motivo riposa nell'incuria e nella sbadataggine.
qualcun'altro ben potrebbe replicare che la vera ragione risiede nel fatto che, quando perdiamo qualcosa, probabilmente significa che non era poi così importante.
anche ciò potrebbe avere un fondo di verità.
e tutto potenzialmente potrebbe essere vero (ma non per questo giusto, ovviamente).
questione di punti di vista!