lunedì 24 agosto 2009

no, no e no...


no, no e no!

oggi non vi alletterò (o disgusterò) con le mie geniali ispirazioni da scrittore malriuscito e sfortunato.
oggi voglio parlare senza una ragione e senza un filo logico.

(nell'immagine: d'alema, seduto sul retro, finge disinteresse allo scontro tra bersani (sx) e franceschini (dx) durante la festa pd a genova).

per esempio, stamattina mi stavo recando a lavoro e avevo la radio sintonizzata sul grp (giornale radio parlamento per i profani).
era il momento della rassegna stampa ed ho beccato al volo l'intervista al mio squalo preferito, l'on. nicola latorre (luogotenente del reuccio con i baffetti), sull'odierno numero de 'la repubblica'.

oggetto: la festa del pd di genova.
problema: è disegnata ad hoc per franceschini e d'alema non potrà fare la premiere dame.
soluzione: non c'è perchè il problema è falso.
spiegazione: d'alema fa il broncio, si lamenta perchè non ha spazio, ma -a ben vedere- perchè dovrebbe averlo? non è candidato e si limtia nel suo gioco preferito: tenere le redini dietro il palcoscenico.

qualche stralcio dall'intervista a firma goffredo de marchis: «...E' Nicola Latorre, dalemiano di ferro, sostenitore di Pierluigi Bersani a innescarela miccia. "Ho letto il programma della festa e il quadro mi sembra chiarissimo. Ai dibattiti principali sono stati invitati solo gliuomini di Franceschini, con Tremonti, se andrà, discute Fassino che mi risulta il coordinatoredella mozione del segretario. Con Fini si confronta Franco Marini che appoggia Dario e con Schifani il duello lo farà Antonello Som, un altro franceschiniano doc. Più chiaro di così...».

no, no e no! veramente non ci è chiaro.
cioè, il pd ci ha abituato alle aspre lotte intestine che spaccia come sintomo di 'eccesso' di democraticità interna.
è il motivo per cui non sarà mai in grado di governare il paese. è il motivo per cui, finchè il plenipotenziario di gallipoli non si dedicherà all'otium, il pd sarà sempre un'arena (e nemmeno da colosseo, quanto da circo..).
la militanza, tutta fondata su un antiberlusconismo ormai logoro e fine a se stesso e che lascia intravedere solo la miopia dei dirigenti della sinistra, si è ridotta (per i 'tesserati') ad una farsa in cui le primarie rappresentano una messinscena per decidere su uomini mai nuovi, senza idee e -purtroppo- senza personalità politica (o semplici affaristi della politica).
massimo fini, gran disgraziato, forse ha ragione quando afferma che la democrazia è il governo dei mediocri, degli uomini piccoli, incapaci di essere 'statisti', bravi solo a coltivare il proprio orticello.
ma qui divaghiamo troppo. sforare nella 'filosofia' e nella genesi dei regimi democratici trasformerebbe questo post in una serie di insulti e lanci di pomodoro.

andiamo avanti nel pezzo: «..."D'Alema (povero! ndr) non sarà intervistato da solo". (...) Nelle ultime quattro feste nazionali del partito D'Alema ha sempre avuto la vetrina dei big, cioè un'intervista diretta, a voce sola, la sua. E successo a Milano (2005), a Pesaro (2006), a Bologna (2007) e persino a Firenze lo scorso anno, in piena era veltroniania, quando da festa dell'Unità l'appuntamento aveva già cambiato nome e partito di riferimento diventando la celebrazione estiva del nuovo partito democratico. Un trattamento di riguardo giustificato dalla caratura del personaggio (anche quando non aveva incarichi di partito) e dal prosaico interesse degli organizzatori: la serata con D'Alema, ma solista, riempie gli stand, i ristoranti, le pizzerie, i bar e la sala del dibattito scaldando militanti.. (...) Stavolta invece l'ex ministro degli Esteri finisce apparentemente in quello che nella boxe si chiama sottoclou, un match di contorno. Su questo argomento Latorre, mentre D'Alemna ancora veleggia a bordo di lkarus, si limita a un "no comment"...».

no, no e no!
il problema è proprio questo: che d'alema veleggia sull'ikarus, e come il personaggio mitologico, rischia di avvicinarsi troppo al sole. sappiamo tutti che l'auspicio tarderà ad avverarsi.
ma liberarsi di d'alema, per il pd, sarebbe solo un guadagno. almeno secondo me che di politica non ci mastico una parola!
anche se, oltre lui e il suo modo di intendere la politica, non sembra esserci nessuno in grado di poter prendere in mano il partito e di farlo decollare.
e, finchè la 'democrazia dei mediocri' continuerà ad essere il migliore dei sistemi possibili, non ci resta che aspettare l'arrivo di uomini (o dell'uomo?) straordinari(o).

nel frattempo, rebus sic stantibus, sull'asse maglie-gallipoli pare decidersi il futuro dell'italietta!

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