venerdì 14 gennaio 2011

leggere è altamente nocivo..

leggendo oggi un articolo su internet ("la società depressiva" di alain de benoist) mi è tornato a mente un post scritto un pò di tempo ("piccolo manifesto del socialismo individualista") fa e meditavo sugli accadimenti dell'ultimo periodo della mia vita e sulla chiacchierata, fortunosa a dir la verità, tra il sottoscritto ed un suo parente (uno zio, giusto per intenderci) dove quest'ultimo, raccolte un pò di informazioni, ha concluso il suo discorso con una precisa esortazione "a tirar fuori i coglioni e sbatterli a terra".
e così tutto il pomeriggio, quello successivo alla chiacchierata familiare, ho pensato ad un modo per non deludere lo zio.
poi ho anche rivolto il pensiero ad una tesi oggettivamente ineccepibile: non c'è una via che porta ad aggredire la vita, ma sono i nostri comportamenti quotidiani a farlo o, perlomeno, a doverlo fare.
il che è alquanto imbarazzante data la mia natura solitamente pacifica, per non dire tendenzialmente pigra.
il che è tuttavia contrastante con la mia contemporanea abitudine di farmi venire sempre idee nuove per la testa (proprio qualche giorno fa con una persona amica abbiam buttato giù delle soluzioni per un progetto ad entrambi caro, ma questa è un'altra storia...).
volendo sommare le due cose può sembrare piuttosto facile arrivare all'ovvia soluzione e risultato per cui io sia un soggetto disturbato.
ma siccome "disturbato" non è carino, la solidarietà umana mi viene incontro appiccicandomi l'etichetta di "umorale".
io preferisco dire che mi piace divagare.
l'ho fatto.
lo sto facendo ora.
continuerò a farlo. almeno su questo spazio e, appena i miei coglioni saranno duri per il continuo sbattere a terra, vi terrò aggiornati.
nel frattempo, per consigli o reclami, potete scrivermi all'indirizzo e-mail the2sens@gmail.com.
c'è la forte possibilità che una qualsiasi delle mie plurime personalità disturbate vi risponda a suon di insulti e improperi.

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