domenica 9 gennaio 2011

la paura del due

che dire.
è passata ormai oltre una settimana del nuovo anno e, se vado indietro nei post, mi accorgo che il 2010 era stato aperto con un 'commento', certamente non pretenzioso, sul discorso di fine anno del presidente della repubblica.
devo dire che, mentre ascoltavo napolitano, mi è venuta alla mente la canzone di rino gaetano "aida".
mi sembrava calzante in relazione alle parole del presidente e, soprattutto, a quello che avrebbe voluto realmente dire ma, per un motivo o l'altro, ha solo accennato oppure stemperato oppure non detto affatto.
dura la vita al quirinale!
certo, personalmente ho trovato più (mi si perdoni l'ossimoro) "pacata grinta" rispetto al discorso di fine 2009, qualche bacchettata al governo è stata data (specie con riguardo alla riforma universitaria...e tutto il discorso ruotava ed era diretto innanzi tutto ai giovani) così come mi è sembrato piuttosto diplomatico il mancato (diretto) riferimento agli scontri dei "giorni caldi" (13-14-15 dicembre) se non il generico richiamo al non cadere nella trappola della violenza.
e va bene, non mi avventuro oltre per evitare le bacchettate dei miei esigui lettori!

ora, detto ciò, non so perchè ho iniziato questo post con questi brevi cenni al discorso di fine anno del presidente.
forse l'ho fatto semplicemente per una questione di "continuità" o forse semplicemente perchè avevo voglia di scrivere qualcosa.
(il secondo post dell'anno sul blog è un traguardo fondamentale! come si suol dire, non c'è due senza tre...).
nell'anno appena trascorso ho scribacchiato ben 21 interventi sul blog e il blog stesso ha avuto un'impennata di visite (alcune, sicuramente per sbaglio, addirittura dagli stati uniti...ma anche altri da un paio di paesi europei).
considerando che non mi danno l'anima nello sponsorizzare questo spazio virtuale, posso dirmi soddisfatto.

ok, fine della predica, si va avanti!

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