lunedì 3 gennaio 2011

23.12.2010 (true story)

bari, il ventitre dicembre duemiladieci, è una città nuvolosa e spazzata dal vento, ma al tempo stesso umida e calda.
mi presento davanti il tribunale penale, sede anche della procura della repubblica, parcheggiando ("ci metto pochi minuti" penso) sulle strisce pedonali.
un timore riverenziale mi impedisce di parcheggiare, nonostante l'ora mattutina, all'interno.
spengo il motore, guardo la mia cartellina, c'è tutto.
una volta entrato vado dritto verso l'appuntato dei carabinieri che staziona all'ingresso.
"scusi, dove posso consegnare la domanda per..." domando
"secondo piano" risponde senza farmi finire
ascensore, secondo piano.
altro carabiniere
"scusi, in quale ufficio devo depositare la domanda per il concorso..."
"oggi che giorno è?"
"ventitre dicembre"
si volta verso il muro, c'è un foglio a4 con sopra scritto che le domande vanno depositate entro il 23.12.2010
"in fondo, seconda porta, dopo la colonna"
mi trovo di fronte la seconda porta. busso. entro.
un gruppo di cancelliere e operatrici chiacchierano "come se non ci fosse un domani" (cit.)
"devo depositare la domanda..."
"prego, dalla dottoressa"
la dottoressa è cordiale e mi chiede nome e cognome
batte lettere sulla sua tastiera.
poi mi chiede la domanda, i documenti e la foto.
appone un timbro, una data e una firma.
gira il monitor verso di me. con il dito mi indica una scritta.
"domanda inviata il 21.12.2010 e consegnata il 23.12.2010, va bene?"
"va bene"
"arrivederci e buon natale"
"arrivederci, auguri"
scendo a piedi cercando già una scusa per giustificare la mia assenza nella primavera romana.
all'uscita i segni.
pezzi di intonaco sono appena crollati dalla facciata esterna del palazzo e per poco non hanno preso in pieno una signora.
un addetto si giustifica chiedondosi come possa essere accaduta una cosa del genere (mente sapendo di mentire).
volto lo sguardo e incrocio gli occhi di un noto sostituto procuratore che assiste alla scena mentre si avvia verso la porta d'ingresso.

l'interpretazione dei segni:
1) la giustizia cade a pezzi.
2) c'è gente più competente del sottoscritto.

morale dei segni:
la mattina del ventitre dicembre duemiladieci potevo dormire un altro pò e andare, taciturno e selvaggio, in studio senza proferire parola.

(tutto ciò mentre a foggia si guardano documentari sulla legalità e si contesta l'interpretazione dei segni con altra fondata su fervide fantasie)

post scriptum: il presente post non è mai stato scritto e può essere utilizzato contro chiunque sostenga il contrario.

3 commenti:

the2sens ha detto...

(per la cronaca, notizia di qualche giorno fa...la procura ha aperto un fascicolo sull'incidente del cornicione e il "noto" p.m. è stato incaricato di seguire il caso).
bah!

Anonimo ha detto...

la fervida fantasia è ciò che ha consentito alla specie umana di vivere, sopravvivere, evolversi, adattarsi, fare conquiste.
la fervida fantasia è l'arma contro l'immobilismo quotidiano, l'asfittica morte delle aspettative, il soffocamento dei sogni e delle prospettive.

(c'è il copyright su codesti versi)

the2sens ha detto...

caro anonimo, cogli nel segno!
fervida fantasia mi ha consentito di recarmi in procura! eheheeee..