avevo due padroni. uno si chiamava dio, l’altra follia.
un giorno dio mi disse: “ti allontani dal giardino dell’eden: non sei degno al mio cospetto”.
il giorno successivo follia mi disse: “sii riconoscente verso questo giardino perché i frutti ti appartengono”.
il primo grondava sterile rancore, la seconda livido egoismo.
il terzo giorno imparai la pietà.
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